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martedì 3 gennaio 2017

Monsignor Capucci e la pace, «ossigeno della vita»


«La Siria era il cuore battente della nazione araba, ponte fra occidente e mondo arabo, modello di convivenza e fratellanza fra tutte le sue componenti. Oggi purtroppo, con la guerra infernale che subisce da quasi sei anni, con questo complotto diabolico, ben preparato, la nostra patria che era paradiso è diventata inferno. La salvezza della Siria, la sua prosperità, risiedono nel dialogo serio e sincero fra gli stessi siriani, nel dialogo franco, il mezzo migliore, direi unico per la ricostruzione di uno Stato siriani, una Siria indipendente sovrana, prospera che superi tutti i complotti e le trappole. Ripristinare dunque la pace in Siria tramite il dialogo è indispensabile. Difatti la pace è l'ossigeno della vita, mentre la guerra è un disastro nel quale tutti sono perdenti. Non ci sono vincitori ma solo sconfitti. Avendo raggiunto i 95 anni, mi preparo all'incontro con il mio Signore pregando. Prego tanto per la pace, pace nel mondo, nel Medioriente, e innanzitutto nella carissima nostra Siria. Prego perché se Dio non costruisce la casa, inutilmente lavorano gli operai. Nel lavoro con la preghiera risiede la salvezza. Supplico dunque il Signore che finalmente si attui questa benedetta riconciliazione fra le diverse componenti siriane, affinché gli angeli nel cielo della Siria risorta cantino il loro bell'inno Gloria a Dio nell'alto del cielo siriano, pace sulla sua terra, gioia, serenità, prosperità per tutti i siriani, e allo stesso modo per tutti i popoli».  


Giovedì 5 gennaio 2017, dalle ore 16.00 alle 17.00, sarà allestita la camera ardente per S.E.R. Mons. Capucci in Basilica Santa Maria in Cosmedin, Piazza Bocca della Verità 18, Roma.
Alle 18.45 sarà ufficiata una preghiera di suffragio prima che la salma lasci la Basilica.