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lunedì 19 maggio 2014

Crimini di guerra e crimini contro l'umanità



DA ALEPPO , J'ACCUSE

3 milioni di abitanti civili di Aleppo, indipendentemente dalla loro religione o opinioni politiche,  sono tenuti in ostaggio da due anni e sono le vittime di crimini di guerra e crimini contro l'umanità .

1    1-    Blocco  totale della città sia rispetto alle persone che  alle merci, ripetuto molte volte ,  il più lungo  è durato sei settimane: ciò ha comportato ogni volta  una grave carenza di  beni essenziali come ortaggi, frutta, benzina, carburante, medicine, carne, ecc .
 2 - Totale taglio di energia elettrica, di un paio di giorni fino a 11 giorni .
 3 - Arresto completo della fornitura di acqua di 2 fino a 11 giorni.
 4 - Tagli ripetuti delle comunicazioni per telefono e di internet, sia  locali che  internazionali, di un paio di giorni fino a 20 giorni consecutivi .
 5 - Bombardamenti quotidiani di zone abitate , con bombe o colpi di mortaio che lasciano molti morti e feriti .
 6 - Tiri di cecchini sui pedoni innocenti .
 7 - La distruzione sistematica del patrimonio archeologico e culturale .

cecchini dentro la moschea- foto David Rose

Il Diritto Internazionale Umanitario ( DIU ) sulla base delle quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 e i due Protocolli aggiuntivi del 1977 e lo Statuto di Roma del 2002 che ha portato alla istituzione della Corte Penale Internazionale ( CPI ) definiscono i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità . L'articolo 8 della CPI , comma 3, qualifica  crimine di guerra  "il fatto di causare intenzionalmente  grandi sofferenze o portare gravi lesioni all'integrità fisica o alla salute" ; e il fatto di "dirigere intenzionalmente attacchi contro edifici dedicati al culto, all'educazione, all'arte, alla scienza o a scopi umanitari, e contro monumenti storici o ospedali " ; e l'articolo 7 dello Statuto di Roma qualifica come crimine contro l'umanità  "gli atti inumani che provocano  intenzionalmente grandi sofferenze o gravi lesioni all'integrità fisica o alla salute fisica o mentale ."

camion bomba devasta l'ospedale al-Kindi 

Che alla gente di Aleppo venga  impedito di lasciare la città , che essa sia rinchiusa, abbia  fame, soffra la sete, si ammali  per la mancanza di igiene; che agli abitanti di Aleppo sia  impedito di comunicare con il mondo, che siano il bersaglio di bombardamenti o di cecchini, niente di tutto questo è  ‘di grande sofferenza e di grave pregiudizio per la salute’? Non costituisce  crimini di guerra e crimini contro l'umanità, come sono definiti dalle convenzioni di cui sopra ?

 IO ACCUSO  i media , i governi dei paesi occidentali e arabi, le organizzazioni internazionali come l’ONU , l'UNICEF , l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani,  di complicità in crimini di guerra e crimini contro l'umanità .

 IO  DOMANDO  a tutti gli uomini e  donne del mondo  che abbiano amore per la libertà e per la giustizia, davanti a a tali atti :
 1 - di qualificarli
 2 – di denunciarli
 3 – di condannarli
 4 – di esigere dai loro governi di fare pressione sui mandanti e sugli esecutori .
 5 - di accusare gli autori davanti alla CPI . Si deve smettere di prendere i civili di Aleppo in ostaggio.

mortai caricati con le bombole del gas

 Scrivete ai media, ai vostri deputati e senatori, ai ministri, ai presidenti e alle organizzazioni internazionali .
Dite loro che i residenti civili Aleppo sono bersaglio di atti terroristici che possono essere classificati  come crimini. Dite loro la sofferenza del popolo. Dite loro la distruzione del Paese e della nostra amata città. Ricordate loro che la "primavera araba" in Siria è solo un inverno glaciale e un caos sterile .

 La crisi del  "taglio dell’acqua " è attualmente conclusa . Ha seguito altre precedenti crisi e ve ne saranno  probabilmente di più se voi non vi muovete .

 AIUTATECI

 Aleppo 17 maggio 2014

dr Nabil Antaki (gastroenterologo , Volontario dei Maristi di Aleppo)

L'Arcivescovo armeno cattolico Marayati: i cristiani fuggono da Aleppo, città assediata



Agenzia Fides 19/5/2014

“Nelle ultime settimane abbiamo registrato una nuova ondata dell'esodo dei cristiani da Aleppo. Le famiglie hanno aspettato la fine delle scuole, poi hanno preso i bagagli, hanno chiuso le proprie case e sono fuggite verso la costa e verso il Libano, usando l'unica strada di collegamento con l'esterno ancora percorribile. Forse torneranno tra quattro mesi. Forse non torneranno più”. 
Così riferisce a Fides l'Arcivescovo armeno cattolico di Aleppo Boutros Marayati, aggiungendo particolari concreti sugli effetti dell'assedio della metropoli siriana da parte delle milizie anti-Assad: “Adesso è tornata l'erogazione dell'acqua, che era stata interrotta per più di una settimana” spiega l'Arcivescovo “ma manca l'energia elettrica. Quando danno l'acqua interrompono l'elettricità, quando danno l'elettricità interrompono l'acqua. La città è assediata e le aree dove si trovano la grande centrale elettrica e le linee di approvvigionamento idrico sono tutte nelle mani dei ribelli, che aprono e chiudono i rubinetti per costringere il regime a trattare. Noi non sappiamo a cosa mirano queste trattative. Rimaniamo a fianco della gente, a subire tutto questo, ma non capiamo bene cosa stia succedendo intorno a noi”.
A giudizio dell'Arcivescovo, le elezioni presidenziali convocate per il prossimo 3 giugno finiscono per aumentare il senso di incertezza e di paura diffusa: “E' iniziata la propaganda elettorale, ma tanti temono un'escalation delle violenze proprio in vista delle elezioni. Potrebbe succedere di tutto” spiega Sua Ecc. Marayati. 

Non rassicurano nemmeno le notizie provenienti da Homs: “L'assedio dell'esercito governativo ha prevalso sui ribelli, che hanno evacuato il centro della città”, spiega l'Arcivescovo armeno cattolico, “ma da allora sono entrate in azione bande di sciacalli che saccheggiano tutto quello che trovano ancora nelle case abbandonate, anche nel quartiere dove abitavano i cristiani”.