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martedì 14 agosto 2012

Quos deus vult perdere dementat prius

A quanto pare, non c'è solamente Hillary Clinton che se ne impippa degli appelli del Papa e dei Vescovi siriani ...

Padre dall’Oglio: “In Siria l'Onu deve intervenire con le armi”
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/padre-oglio-siria#ixzz23Gip59gc



GLI ERRORI DI PADRE DALL'OGLIO
Poiché padre Dall'Oglio è un cattolico si presume che conosca il catechismo, e quindi conosca le 5 condizioni che devono CONTEMPORANEAMENTE sussistere per l'uso delle armi contro un potere ritenuto tirannico.
"n.2243 (Catechismo della Chiesa Cattolica) La resistenza all'oppressione del potere politico non ricorrerà legittimamente alle armi, salvo quando sussistano tutte insieme le seguenti condizioni: 1. in caso di violazioni certe, gravi e prolungate dei diritti fondamentali; 2. dopo che si siano tentate tutte le altre vie; 3. senza che si provochino disordini peggiori; 4. qualora vi sia una fondata speranza di successo; 5. se è impossibile intravedere ragionevolmente soluzioni migliori."
Diamo per scontato che il regime di Assad sia "oppressivo". Non occorre però molto acume per capire che almeno il punto 3 è stato violato in una maniera disgustosa. Il disordine attuale della Siria è certamente peggiore della situazione di "inizio primavera": quante persone morivano in Siria nel gennaio 2011?
Da notare poi che, quando una ribellione cerca di abbattere un regime, deve garantire che il nuovo regime sarà un regime giusto, ossia sottomesso alla legge naturale universale. Il problema è che gli islamisti non hanno la legge naturale universale nel loro impianto culturale, per cui sono nella impossibilità di poter assicurare un regime giusto. Avranno quindi a loro carico le colpe della distruzione della Siria, senza poter offrire i benefici del regime giusto: alla fine sarà stato solo un inutile ribaltamento del potere, a prezzo del sangue degli innocenti.
Padre Dall'Oglio aveva tutto il diritto di sostenere l'iniziale opposizione di tipo politico (quanti erano però questi oppositori? il dato ormai non è più quantificabile), ma aveva il dovere di denunciare e opporsi ai ribelli quando l'opposizione politica è stata fagocitata dall'opposizione armata venuta dall'estero e finanziata dall'estero (Arabia, Emirati, Qatar).
Nella Libia della finta ribellione cirenaica, adesso comanda Al-Kib, nato a Tripoli, che lavorò nell'American University of Sharjah (dove si formano personaggi occidentalisti&islamisti) e nel Petroleum Institute degli Emirati Arabi. Chi comanderà in Siria, visto che il CNS è sul modello del CNT libico? La risposta è fin troppo ovvia.
Possibile che padre Dall'Oglio non si renda conto che il suo atteggiamento sostiene le monarchie assolute della penisola arabica?
Possibile che non sappia che in quelle monarchie la vita cristiana è impossibile? E che esporteranno in Siria il loro modello?
Giovanni Lazzaretti
14 agosto 2012, San Massimiliano Maria Kolbe


il parere dei mussulmani radicali sugli osservatori ONU




Proche-Orient. Le sort des minorités si les rebelles prennent le pouvoir…

Et si l’on pensait aux chrétiens de Syrie ?

di Roland Hureaux

http://www.valeursactuelles.com/parlons-vrai/parlons-vrai/et-si-l%E2%80%99-pensait-aux-chr%C3%A9tiens-de-syrie20120808.html




 
"E se il regime oggi cadesse cosa accadrebbe? questa è la domanda che angoscia oggi le minoranze siriane"

Syria's Christians can be the catalysts for peace

Christians have no ambition to rule Syria but they can encourage the warring parties to negotiate a peace deal

di Nadim Nassar

http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2012/aug/02/syria-christians-catalyst-peace





"Per l'opposizione estera sponsorizzata, lo Stato potrebbe essere già caduto ai suoi occhi, ma per tutti gli altri il movimento di opposizione violenta è il fallimento catastrofico."
Violent Revolution in Syria a Catastrophic Failure     




 

"Qui nessuno vuole la guerra"
« Ici personne ne veut de la guerre »
Che influenza ha il popolo siriano sugli avvenimenti in Siria? A mio parere, nessuna...
(Entretien de weltnetz.tv avec Karin Leukefeld, journaliste allemande indépendante installée en Syrie )